Sei in affitto e gli alberi hanno bisogno di potatura? Attenzione a chi spetta davvero la spesa

Quando si vive in affitto in una casa dotata di giardino o cortile, può sorgere il dubbio su chi sia realmente obbligato a sostenere le spese per la potatura degli alberi presenti negli spazi verdi. Questa situazione genera spesso incertezze tra inquilino e proprietario, soprattutto quando le piante richiedono interventi importanti o risulta necessario rispettare regolamenti comunali e specifiche prescrizioni di sicurezza. È quindi fondamentale chiarire la questione alla luce delle norme che regolano i rapporti locativi e della prassi consolidata.

Manutenzione ordinaria e straordinaria: cosa dice il Codice Civile

La normativa italiana distingue due categorie di manutenzione: ordinaria e straordinaria. In base agli articoli 1576 e 1609 del Codice Civile, il mantenimento dell’immobile in buono stato compete all’inquilino limitatamente agli interventi di tipo ordinario, mentre le opere di maggiore entità, ovvero straordinarie, restano a carico del proprietario.
Nel contesto degli alberi e delle aree verdi di una casa presa in locazione, la potatura viene normalmente considerata manutenzione ordinaria se riguarda alberi di piccolo fusto, siepi o piante ornamentali, cioè quegli interventi di routine che servono a mantenere curate e in ordine le pertinenze dell’immobile e non necessitano di competenze specialistiche. Questi lavori spettano quindi all’inquilino, salvo diversa previsione contrattuale.
Al contrario, la potatura degli alberi d’alto fusto – ovvero di esemplari con più di 5 metri di altezza, che possono richiedere mezzi e personale specializzato, spesso sottoposti anche a regolamentazioni locali specifiche – rientra tra le manutenzioni straordinarie e dunque la responsabilità è in capo al proprietario. Questa distinzione riflette l’impatto potenziale sulla sicurezza e il costo degli interventi, così come il livello di difficoltà e rischio.

L’importanza del contratto di locazione

Nonostante le regole generali dettate dalla legge, è il contratto di locazione a regolare nel dettaglio la ripartizione delle spese. Alcuni contratti potrebbero infatti prevedere clausole differenti, stabilendo una diversa suddivisione dei compiti tra le parti. Per questo motivo, prima di decidere a chi competa effettuare o pagare la potatura di uno o più alberi, è essenziale consultare attentamente il proprio contratto.
In mancanza di patti diversi, come ricordato in diverse fonti, l’inquilino sarà tenuto a provvedere a piccole potature ordinarie, mentre il proprietario dovrà farsi carico del taglio e della gestione di alberi d’alto fusto, soprattutto se l’intervento richiede l’intervento di operatori specializzati o il rilascio di specifici permessi.

Regolamenti comunali, sicurezza e responsabilità

Un ulteriore aspetto da non sottovalutare è l’eventuale presenza di regolamenti comunali e vincoli paesaggistici. Soprattutto nelle città storiche o in presenza di aree tutelate, la potatura degli alberi – in particolare per specie protette o di grande dimensione – può essere soggetta alla preventiva concessione di permessi o autorizzazioni da parte delle autorità competenti.
Questa pratica rafforza il legame tra potatura e sicurezza, attribuendo al proprietario la responsabilità legale in caso di danni a cose o persone causati dall’omesso intervento, come la caduta di rami o addirittura dello stesso albero. Per questo motivo, ogni qual volta si sospetti che una pianta rappresenti un potenziale pericolo, è buona prassi notificare tempestivamente la situazione al proprietario, così da evitare responsabilità incrociate e possibili controversie legali.
Nel caso di condomini, la gestione e le spese relative alle aree verdi comuni sono normalmente ripartite tra tutti i condòmini in base ai millesimi di proprietà, sempre salvo diverse disposizioni approvate in regolamento condominiale.

Consigli pratici per inquilini e proprietari

  • Verificare il contratto di locazione: leggere attentamente le clausole che riguardano la manutenzione del verde e la suddivisione delle spese permette di evitare incomprensioni e contestazioni future.
  • Comunicazione tempestiva: se l’inquilino si accorge che un albero richiede interventi importanti (es. rischio caduta rami, malattie evidenti), dovrebbe avvisare subito il proprietario, preferibilmente anche per iscritto, per tutelarsi da eventuali responsabilità.
  • Rispetto delle normative locali: prima di procedere a potature radicali, è opportuno informarsi presso il Comune sugli eventuali obblighi di autorizzazione (in particolare per alberi monumentali o aree vincolate).
  • Affidarsi a professionisti: per la gestione degli alberi ad alto fusto, la legge può imporre l’intervento di tecnici specializzati (arboricoltori professionali), iscritti ad albi e dotati di idonee coperture assicurative.

Conviene infine ricordare che le maggiori controversie tra inquilini e proprietari in materia di potatura degli alberi sorgono proprio dalla scarsa chiarezza sulle responsabilità e dalla mancata definizione delle competenze nel contratto. Una gestione trasparente e una buona comunicazione tra le parti restano il miglior modo per prevenire problemi e tutelare i reciproci interessi, garantendo la corretta sicurezza e la manutenzione degli spazi verdi per l’intera durata dell’affitto.

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