Molti utenti si chiedono se SumUp sia paragonabile a una vera e propria banca e cosa accada ai loro soldi nel caso in cui un pagamento con questa piattaforma non vada a buon fine. È essenziale affrontare questi temi per dissipare qualsiasi dubbio sulla sicurezza e sul funzionamento di questa soluzione di pagamento, che ha ormai conquistato moltissime piccole imprese, lavoratori autonomi ed esercizi commerciali.
La natura di SumUp: istituto di moneta elettronica
SumUp non è una banca tradizionale e non possiede una licenza bancaria. Si tratta invece di un Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), autorizzato e regolamentato dalla Central Bank of Ireland ai sensi della normativa europea PSD2.Istituto di Moneta Elettronica Questo status consente a SumUp di offrire servizi di pagamento, emettere conti in valuta elettronica con IBAN irlandese, carte di debito e di accettare pagamenti, ma con delle differenze fondamentali rispetto a ciò che offre una vera banca.
Non è quindi possibile richiedere scoperti, prestiti, assegni, fidi o prodotti di investimento attraverso SumUp, e il servizio è pensato esclusivamente per la gestione dei flussi di pagamento e per servizi legati all’incasso e alla gestione di cassa per attività economiche e commerciali.
La titolarità dell’IBAN irlandese non deve destare preoccupazione, poiché nell’Unione Europea tutte le transazioni SEPA godono degli stessi diritti e tutele, anche se possono esistere rare limitazioni tecniche da parte di alcuni fornitori di servizi, come la domiciliazione delle utenze.
Cosa accade ai soldi in caso di fallimento o problemi nei pagamenti
Dato che SumUp non è una banca, non aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che protegge i depositi bancari tradizionali fino a 100.000 euro contro il rischio di fallimento bancario. Tuttavia, la normativa europea impone agli IMEL, come SumUp, di mantenere i fondi dei clienti separati dal proprio patrimonio aziendale. Più precisamente, i soldi ricevuti e detenuti sui conti SumUp sono conservati su conti separati presso banche partner, così che risultino isolati dal rischio d’insolvenza della stessa SumUp.
Questo modello è chiamato segregazione dei fondi: in caso d’insolvenza di SumUp, i fondi dei clienti non verrebbero coinvolti nel patrimonio da liquidare e sarebbero restituiti ai legittimi proprietari, nei limiti e secondo le procedure previste dalla normativa vigente. È una tutela, anche se differente da quella offerta dal sistema bancario, e rappresenta comunque una misura prevista dalle direttive comunitarie per garantire un alto livello di protezione ai consumatori.
Gestione pratica: transazioni negate e sicurezza dei pagamenti
Quando si utilizza SumUp per ricevere un pagamento tramite POS o tramite link di pagamento, può capitare che la transazione venga rifiutata. Le principali cause includono:
- Problemi momentanei di connessione dei server
- Errori legati all’applicazione o alla scadenza della sessione
- Limiti imposti dalla carta da cui si tenta il pagamento o dal circuito bancario
- Fondi insufficienti sul conto del pagatore
Nel caso in cui il pagamento venga rifiutato, nessun importo sarà addebitato né bloccato sulla carta del cliente finale: la transazione semplicemente non verrà processata e il cliente potrà ripetere il pagamento senza rischi per la propria liquidità.
Se invece il problema riguarda la ricezione dei fondi da parte dell’esercente, è importante sapere che i soldi accreditati tramite SumUp rimangono sotto il controllo dell’utente fino a che non vengono trasferiti sul proprio conto bancario aziendale. Quindi l’attività ha sempre piena visibilità sulle cifre in entrata e in uscita.
Compatibilità e sicurezza del conto bancario associato
SumUp permette di collegare un conto bancario aziendale per l’accredito degli incassi. È indispensabile che il conto collegato sia intestato all’attività e non personale, nel rispetto delle norme internazionali e italiane contro il riciclaggio di denaro e per la corretta gestione delle finanze aziendali. SumUp accetta la maggior parte degli istituti bancari e anche carte prepagate, purché rispettino il requisito della titolarità aziendale.
La separazione tra fondi personali e aziendali garantisce non solo conformità alle normative, ma consente anche di monitorare meglio la salute finanziaria della propria attività. Si possono modificare facilmente le coordinate bancarie dal proprio profilo e gestire con semplicità tutti i movimenti.
Va sottolineato che le somme incassate tramite SumUp transitano prima sul conto elettronico e solo successivamente vengono trasferite sul conto bancario aziendale del cliente, in base alle tempistiche di accredito previste dal servizio. In questo modo, le attività dispongono di uno strumento versatile per la gestione quotidiana dei pagamenti.
Vantaggi e limiti nella scelta di SumUp per le attività commerciali
La scelta di affidarsi a SumUp presenta diversi vantaggi operativi:
- Nessun costo fisso mensile né vincoli contrattuali
- Accesso ai servizi tramite un semplice pannello online
- Compatibilità con i maggiori circuiti di pagamento
- Soluzioni su misura per piccole e medie imprese
- Gestione immediata di incassi e pagamenti con carta, anche contactless
D’altro canto, i limiti principali da considerare prima di affidare tutte le proprie entrate a questa tipologia di conto sono:
- Assenza di servizi tipici bancari come mutui, fidi, risparmi e investimenti
- Nessuna tutela del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro, ma protezione tramite segregazione dei fondi
- Possibili restrizioni nella domiciliazione diretta di alcune utenze con IBAN IE
- Necessità di utilizzare un conto aziendale dedicato per la massima conformità
Per chi intende abbracciare le soluzioni di pagamento digitale e necessita di gestione semplice, efficace e trasparente dei flussi di cassa, SumUp rappresenta oggi una delle opzioni più affidabili all’interno del panorama dei servizi di pagamento cashless, pur senza assolvere le funzioni tipiche di una banca tradizionale.