Allerta acari in casa: ecco i mesi in cui proliferano di più e come eliminarli

La presenza degli acari della polvere nelle abitazioni rappresenta una problematica frequente e sottovalutata, soprattutto a causa della loro capacità di proliferare in ambienti che favoriscono il loro sviluppo. Questi microscopici artropodi trovano nei nostri ambienti domestici le condizioni ideali per vivere e riprodursi: calore, umidità e la costante presenza di materiale organico come la desquamazione cutanea umana e animale. Sebbene non siano direttamente visibili a occhio nudo, la loro presenza è spesso correlata all’insorgere di allergie respiratorie e a sintomi come rinite, asma e dermatiti atopiche.

Quando proliferano di più gli acari in casa

Osservando l’andamento stagionale, emerge che la proliferazione degli acari domestici segue un andamento ben preciso: la loro presenza aumenta sensibilmente da maggio fino a ottobre, con una tendenza a diminuire nei mesi più freddi da dicembre ad aprile. Tuttavia, la concentrazione degli allergeni prodotti dagli acari tende a raggiungere il picco tra luglio e dicembre, mantenendosi invece più bassa tra aprile e maggio, probabilmente a causa delle variazioni di temperatura e del livello di umidità presente nelle abitazioni durante l’anno.

Le condizioni ambientali più favorevoli alla sopravvivenza e alla crescita degli acari sono una temperatura interna costante fra i 20 e i 25°C, abbinata ad un tasso di umidità relativa superiore al 50%. All’interno di questi parametri climatici, la velocità di riproduzione degli acari può raggiungere picchi molto elevati: in soli due mesi i numeri possono aumentare fino a settanta volte, arrivando a oltre duecento volte nel corso di una tredici settimane di utilizzo del letto.

Dove si nascondono e si riproducono

Gli acari prediligono alcune aree specifiche della casa, come i materassi, i cuscini, i divani, le poltrone, i tappeti e tutte le superfici imbottite o tessili dove polvere, forfora e residui organici possono accumularsi facilmente. Particolarmente critici sono anche i giocattoli di peluche e le tende, che raramente vengono lavati e spesso si trovano in ambienti poco areati. I materassi rappresentano la vera e propria “nicchia ecologica” dell’acaro della polvere: qui, grazie al calore corporeo, all’umidità prodotta dalla traspirazione e all’abbondanza di nutrimento, possono annidarsi colonie che raggiungono facilmente i due milioni di individui in pochi mesi.

Questo avviene soprattutto perché le specie di acari più diffuse in ambiente domestico sono i Dermatophagoides pteronyssinus e Dermatophagoides farinae, le cui femmine depongono decine di uova durante il loro ciclo vitale. In presenza di animali domestici, il rischio di proliferazione ulteriore aumenta per via della forfora e dei peli rilasciati dagli stessi animali, che costituiscono una fonte di nutrimento aggiuntiva per le colonie di acari.

Tecniche e strategie per ridurre la presenza di acari

È ormai considerato impossibile eliminare completamente gli acari dalle abitazioni, ma è fondamentale adottare strategie efficaci per ridurne il più possibile la presenza, specialmente nei mesi in cui la proliferazione aumenta. Tra le azioni più efficaci:

  • Ventilare frequentemente gli ambienti, soprattutto le camere da letto, diminuendo così il tasso di umidità e impedendo la formazione di microclimi favorevoli alla crescita delle colonie di acari.
  • Mantenere la temperatura interna su valori costanti tra 18 e 22°C nei mesi invernali, evitando di eccedere con il riscaldamento che aumenta l’umidità relativa e favorisce la sopravvivenza degli acari.
  • Utilizzare deumidificatori nei locali dove il tasso di umidità supera il 50-55% e preferire materiali che non trattengano l’umidità.
  • Ricorrere ad aspirapolvere dotati di filtro HEPA, in grado di trattenere acari, polvere e allergeni, insistendo su materassi, divani, tende, tappeti e su tutte le superfici tessili.
  • Lavare frequentemente la biancheria da letto (lenzuola, coperte, federe) almeno una volta a settimana a temperature superiori ai 60°C, per eliminare efficacemente gli acari e i loro allergeni.
  • Utilizzare coprimaterassi e copricuscini antiacaro, realizzati con materiali specifici, che vanno sostituiti periodicamente per garantirne l’efficacia.
  • Lasciare arieggiare materassi e cuscini prima di rifare il letto, riducendo così l’umidità residua dovuta alla traspirazione notturna.
  • Eliminare il più possibile tappeti, tende pesanti, moquette e arredi imbottiti, preferendo soluzioni più igieniche e facili da pulire.
  • Rimuovere la polvere con un panno umido, evitando che le particelle si disperdano nell’aria e si depositino nuovamente sulle superfici.

L’uso combinato di questi accorgimenti consente di mantenere sotto controllo il rischio di allergia e i sintomi correlati nei soggetti sensibili, specialmente durante l’estate e l’autunno, quando la concentrazione di allergeni raggiunge i livelli massimi. È inoltre raccomandato modificare regolarmente le abitudini di pulizia in base alle stagioni, pianificando pulizie più accurate, lavaggi frequenti ed eventuali trattamenti con spray e prodotti specifici nel periodo di maggiore proliferazione.

Altri rimedi e consigli utili

Oltre alle operazioni di pulizia ordinaria, alcuni studi hanno proposto l’utilizzo di dispositivi a ultrasuoni per ridurre la densità di acari nei materassi, riscontrando una certa efficacia dopo alcuni mesi di utilizzo. Tuttavia, la pratica più efficace resta la prevenzione attraverso il controllo di umidità e polvere negli ambienti domestici.

Va ricordato che i prodotti acaricidi chimici possono provocare reazioni allergiche o risultare irritanti, soprattutto per i bambini e per chi soffre di patologie respiratorie; è quindi preferibile affidarsi a sistemi meccanici e naturali, come il lavaggio ad alte temperature e la rimozione della polvere con sistemi ad acqua e filtri HEPA.

Infine, nei contesti in cui la presenza di acari rappresenta un rischio significativo per i soggetti allergici, può essere utile consultare uno specialista allergologo o un immunologo per valutare l’adozione di strategie aggiuntive, come la profilassi farmacologica o l’immunoterapia specifica.

Ponendo attenzione costante alla gestione degli ambienti domestici e adottando le misure preventive indicate, è possibile limitare in modo significativo la presenza di acari e ridurre i rischi ad essi associati per la salute di tutta la famiglia.

Lascia un commento