Le allergie rappresentano una risposta alterata del sistema immunitario nei confronti di sostanze normalmente innocue, chiamate allergeni. Questa reazione può coinvolgere diversi organi e apparati come sistema respiratorio, pelle e occhi, manifestando sintomi che a volte si sovrappongono e rendono difficile capire quale allergia sia realmente in corso. Rinite allergica, congiuntivite, dermatiti, asma e reazioni cutanee sono tra i disturbi più comuni, ma la varietà dei segnali può generare confusione e ritardi nella diagnosi.
Principali sintomi delle allergie e come distinguerli
I sintomi delle allergie variano sia per intensità che per tipologia e possono manifestarsi sotto forma di disturbi lievi o diventare evidenti e aggressivi. La durata di una reazione allergica può oscillare da pochi minuti fino a diverse ore, a seconda dell’allergene coinvolto e dalla risposta immunitaria della persona.
- Lacrimazione, prurito agli occhi e occhi arrossati sono tipici della congiuntivite allergica, che spesso si accompagna a gonfiore delle palpebre.
- Rinite, caratterizzata da naso che cola, starnuti frequenti, prurito e chiusura delle vie nasali, è la manifestazione più comune dell’allergia respiratoria, specie verso pollini, acari o peli di animali domestici.
- Sulla cute, il prurito si associa spesso a formazione di eczemi, orticaria e eruzioni cutanee, con bollicine o pomfi che possono interessare anche ampie aree sottocutanee (orticaria).
- L’apparato respiratorio può essere colpito con tosse secca persistente, respiro corto e senso di oppressione al torace, sintomi più evidenti in caso di asma allergica.
- Dermatiti allergiche causano arrossamento, prurito e comparsa di bollicine su mani, viso o altre zone a contatto diretto con l’allergene.
La mattina o una prolungata permanenza in ambienti ricchi di tappeti, tende o animali domestici accentuano questi disturbi, in particolare nelle allergie ai fattori presenti in casa come acari della polvere e muffe.
Allergie respiratorie, alimentari e da contatto
Una delle chiavi per distinguere la causa dell’allergia è l’analisi del tipo di sintomi e della loro insorgenza:
Allergie respiratorie
La rinite allergica e l’asma sono provocate dall’inalazione di allergeni come pollini, spore, acari o peli di animali. I sintomi principali includono:
- Naso che cola o chiuso
- Prurito al naso e agli occhi
- Starnuti ripetuti
- Congestione nasale
- Difficoltà respiratorie, respiro sibilante e affaticamento (in caso di asma)
Questi disturbi si accentuano in ambienti polverosi, durante la stagione pollinica o in presenza di animali.
Allergie da contatto
Se il prurito, arrossamento, pomfi o eczemi compaiono soprattutto su mani, viso o altre zone a diretto contatto con sostanze come metalli, nickel, lattice o detergenti, la causa è probabilmente una dermatite allergica da contatto. L’eruzione si verifica poche ore dopo l’esposizione e si attenua evitando l’allergene.
Allergie alimentari
Queste si manifestano dopo l’ingestione di specifici alimenti come latte, uova, arachidi, frutta secca, crostacei, con sintomi che possono essere sia gastrointestinali (vomito, diarrea, dolori addominali), sia cutanei (rash, orticaria, gonfiore delle labbra o gola) che respiratori (tosse, congestione nasale, respiro sibilante). In alcuni casi più gravi, l’allergia a un alimento può causare difficoltà respiratorie, abbassamento della pressione e perdita di coscienza.
Quando i sintomi si sovrappongono: il rischio di confusione
Lacrimazione, prurito, starnuti, rash cutanei, asma sono segnali comuni a diverse forme di allergia. Ecco alcuni scenari tipici in cui la diagnosi si complica:
- Congiuntivite e rinite allergica possono presentarsi insieme, specie nella stagione dei pollini. Il coinvolgimento contemporaneo di occhi e naso suggerisce una reazione respiratoria piuttosto che alimentare.
- Prurito generalizzato insieme a rash cutanei e gonfiore delle labbra si distingue più facilmente come sintomo di allergia alimentare, soprattutto se insorge dopo un pasto.
- La dermatite da contatto coinvolge generalmente aree esposte, come mani e volto, subito dopo il contatto con sostanze specifiche, mentre eczemi o orticaria su ampia superficie sono più frequenti nelle allergie respiratorie o alimentari.
- I sintomi respiratori notturni (tosse, respiro sibilante, affanno) suggeriscono spesso esposizione prolungata ad allergeni domestici come acari, specialmente durante il sonno.
Nei bambini, i sintomi possono variare rispetto agli adulti: la comparsa di eruzioni cutanee o difficoltà respiratoria improvvisa richiede grande attenzione e una rapida valutazione medica.
Reazioni gravi e prevenzione: come agire
Alcuni sintomi segnalano una reazione allergica grave (“shock anafilattico”), che si manifesta con gonfiore della gola, difficoltà respiratorie acute, calo della pressione e talvolta perdita di coscienza. Queste situazioni sono potenzialmente letali e richiedono intervento medico immediato.
- Non sottovalutare gonfiore del volto, rash improvviso, respiro sibilante, tachicardia e sensazione di “strozzamento”.
- Nei soggetti a rischio (già noti per gravi allergie), tenere sempre a disposizione farmaci di emergenza come adrenalina autoiniettabile.
In presenza di sintomi confusi e persistenti, rivolgersi al medico per eseguire test specifici e identificare con precisione l’allergene responsabile. I test cutanei e le analisi del sangue sono gli strumenti diagnostici più utilizzati per differenziare le allergie respiratorie, alimentari e da contatto.
Consigli pratici per ridurre i rischi
- Tenere traccia di quando e dove emergono i sintomi aiuta a collegarli all’allergene in questione.
- Mantenere gli ambienti puliti, arieggiati e privi di fattori scatenanti (come polvere, peli di animali, muffe).
- Preferire cuscini e materassi antiacaro, lavare regolarmente tappezzerie e tendaggi.
- Monitorare la dieta e annotare alimenti sospetti, specie in caso di prurito improvviso o rash cutanei dopo i pasti.
- Utilizzare detergenti ipoallergenici, guanti e protezioni per la pelle in caso di allergie da contatto.
Infine, nelle stagioni a rischio o con sintomi persistenti, la visita allergologica è sempre raccomandata per impostare strategie di prevenzione e trattamento mirato, riducendo il rischio di complicanze e migliorando la qualità della vita.